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“Abbiamo scelto Explora, il Museo dei bambini di Roma, come sede dell’evento che chiude simbolicamente la quinta edizione del Mese dell’educazione finanziaria per dire che l’educazione finanziaria deve essere insegnata sin da giovanissimi e con rigore, quindi a partire dai dati e dalla ricerca. E, inoltre, che può essere coinvolgente e anche divertente”. Con queste parole la direttrice del Comitato Edufin Annamaria Lusardi ha inaugurato, il 31 ottobre, l’evento finale della più importante manifestazione nazionale sull’educazione finanziaria, che ha visto quest’anno l’organizzazione di oltre 850 eventi in tutta Italia. “Finisce #OttobreEdufin2022, ma continua l’impegno del Comitato per l’educazione finanziaria (Comitato Edufin) e di tutti gli stakeholder. Il nostro motto è: ‘Il Mese dura tutto l’anno’!”, ha ricordato Lusardi.
Nel corso dell’evento di chiusura del Mese, sono stati resi pubblici i risultati del Rapporto Edufin 2022 “Educazione finanziaria: strumento d’orientamento in tempo d’incertezza” realizzato dal Comitato Edufin in collaborazione con Bva Doxa, una raccolta dati su temi finanziari, assicurativi e previdenziali unica, con un panel continuativo nel tempo. L'edizione 2022 aggiorna i dati sulla condizione finanziaria delle famiglie italiane, la loro resilienza finanziaria e il loro livello di alfabetizzazione finanziaria e indaga inoltre nuovi elementi legati all’impatto dell’inflazione e della guerra in Ucraina.
Dal Rapporto emerge la grande domanda di educazione finanziaria e il crescente interesse per la materia: il 90% degli italiani vuole l’educazione finanziaria a scuola, l’80 sul posto di lavoro, il 63% in luoghi ricreativi. “Questi dati siano da guida per i policy maker, ma anche per gli imprenditori. All’evento di apertura del Mese abbiamo ospitato l’intervento proprio di un giovane imprenditore che si è impegnato a introdurre l’educazione finanziaria nella formazione aziendale”, ha ricordato Lusardi.
La chiusura del Mese coincide significativamente con la Giornata mondiale del Risparmio. Il risparmio degli italiani è uno dei temi al centro dell’indagine annuale condotta dal Comitato Edufin e i dati di quest’anno fotografano le difficoltà delle famiglie italiane in questo particolare momento storico. Il Rapporto identifica tra i principali fattori di stress finanziario degli italiani: l’aumento dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, la mancanza di risparmi per far fronte alle emergenze e le forti oscillazioni dei mercati finanziari. Con la pandemia, il rialzo dell’inflazione e la guerra, il 60% delle famiglie fatica ad arrivare alla fine del mese, un dato in crescita negli ultimi due anni. E la percentuale di famiglie che dichiara di aver speso meno del reddito a disposizione è scesa al 40%, dal 45% del 2021, ritornando ai livelli del 2020. Aumenta la fragilità finanziaria. Chi è sicuro di riuscire a far fronte a una spesa imprevista è solo il 37% degli intervistati, dato in diminuzione rispetto al 2021. Cresce anche l’ansia finanziaria, di 4 punti percentuali. “Sono purtroppo i gruppi più vulnerabili, le donne, i giovani e chi abita al Sud e nelle isole a soffrire di più di ansia finanziaria – commenta Lusardi –. E sono gli stessi gruppi che dichiarano anche una conoscenza finanziaria più bassa”.
“Avere un buon livello di conoscenza finanziaria oggi è davvero importante – afferma Lusardi. È positivo che il 67% degli intervistati conosca gli effetti dell’inflazione, ma da un’analisi più generale emerge che solo il 44% della popolazione conosce i concetti di base della finanza”. Restano basse anche le conoscenze previdenziali e assicurative. E la propensione agli investimenti: il 45% degli italiani dichiara di sentirsi più orientato a tenere i risparmi sul conto corrente.
“L’educazione finanziaria è una bussola che può orientarci nelle scelte anche nei momenti di grande incertezza. Ci serve per capire il mondo intorno a noi, per decidere bene, per vivere meglio. Chi ha maggiore conoscenza finanziaria fa meglio: è in grado di risparmiare di più, ha più facilità ad arrivare alla fine del mese, soffre meno di ansia finanziaria ed è più resiliente di fronte alle crisi. Il Comitato Edufin è in prima linea per promuovere e coordinare iniziative di educazione finanziaria e per fornire dati e analisi utili ai policy maker, affinché l’educazione finanziaria possa essere accessibile a tutti”, ha concluso Lusardi.