L’assegno è un documento prestampato secondo uno schema standard che riporta la denominazione “assegno bancario” e il nome della banca che lo ha fornito.
Se si è titolari di un conto corrente è possibile stipulare un’apposita convenzione con la propria banca e ottenere un blocchetto di assegni.
Un libretto di assegni (carnet) generalmente ne contiene 10 o 20 e prevede che ogni assegno possa essere agevolmente staccato per essere consegnato al beneficiario.
Se la banca ti autorizza a effettuare pagamenti tramite assegni, dovrai depositare la tua firma su un apposito documento, che servirà alla banca per verificare l’autenticità della tua firma sugli assegni presentati per l’incasso.
Un assegno compilato è pagabile “a vista”, può cioè essere pagato al beneficiario al momento della presentazione allo sportello della banca d’emissione. Tuttavia, è necessario che le banche adottino ogni cautela per evitare i pericoli insiti in un uso non corretto o fraudolento degli assegni: l’insieme di questi controlli – che possono prevedere misure rigorose per l’identificazione del presentatore del titolo e per l’accertamento dell’integrità dello stesso – può rendere difficoltoso il pagamento in contante di assegni nei confronti di soggetti non correntisti. Se il portatore dell’assegno è titolare di un conto corrente, può decidere di versare sul proprio conto il relativo importo.
Quando si compila un assegno bisogna farlo in maniera completa utilizzando una penna a inchiostro indelebile. In particolare devono essere indicati:
- il luogo (il comune) nel quale state emettendo l’assegno;
- la data di emissione; l’importo in cifre e in lettere, sempre con due decimali anche se di importo pari a zero;
- il nome del beneficiario che indica la persona o la società a favore della quale viene disposto l’ordine di pagamento;
- la firma, che è l’atto di sottoscrizione dell’ordine di pagamento.
Quando si “stacca” un assegno, Il talloncino, chiamato “madre”, che riporta il numero del relativo assegno, resta attaccato al libretto. Il titolare può annotarvi, ed è utile farlo, la data, l’importo e il beneficiario del pagamento. Se l'assegno è privo anche di una sola delle informazioni necessarie, la banca ha il diritto di rifiutarne il pagamento a chi lo presenta. La completa e corretta compilazione rappresenta una forma di tutela per il cliente che lo emette, soprattutto contro il rischio di alterazioni del suo contenuto. Le principali voci di costo nella convenzione assegni sono relative al rilascio del libretto degli assegni.
Gli assegni riportano di norma prestampata la dizione “non trasferibile”: ciò vuol dire possono essere incassati solo dal beneficiario indicato. Per esigenze specifiche puoi richiedere alla tua banca assegni privi della clausola “non trasferibile”, pagando un’imposta di bollo; tali assegni possono però essere utilizzati solo per importi inferiori a 1.000 euro.
Nel caso in cui l’incasso di un assegno non vada a buon fine, le banche generalmente applicano specifici costi.